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F1 | GP Spagna 2021, analisi qualifiche: Hamilton centesima perla, Ocon super

Il britannico della Mercedes sempre più nella storia della F1. Il pilota dell’Alpine rivelazione odierna. Bene le Ferrari davanti alle McLaren. Male Perez e Aston Martin

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Lewis Hamilton riscrive ancora una volta la storia della Formula Uno. Il pluri iridato della Mercedes ha ottenuto la pole position al termine delle qualifiche che si sono disputate oggi al Circuit de Barcelona-Catalunya, sede della quarta prova iridata della stagione. Il britannico ha ottenuto la pole position numero 100 della sua carriera, è il primo pilota nella storia della F1 ad andare in tripla cifra come numero di partenze dalla prima casella in griglia di partenza. Il sette volte campione del mondo è riuscito a tirare fuori il giro perfetto nel momento decisivo, battendo per appena 36 millesimi Max Verstappen.
Dopo lo strepitoso tempo ottenuto dall’olandese nel Q2, in pochi si aspettavano un esito diverso nell’ultima manche, e questo da ancor più credito alla prestazione monstre del campione del mondo in carica. La pista catalana si conferma il feudo della Casa di Stoccarda, dato che si tratta della nona pole position consecutiva dal 2013. Il pilota della Red Bull scatterà dalla prima fila a fianco del rivale inglese e, seppur abbia perso un’altra volta la prima posizione al sabato per pochi centesimi, sta comunque mettendo sotto pressione il costruttore tedesco riuscendo ad interporsi tra le due W12 E Performance.
Dato il passo gara evidenziato dalle 'Frecce Nere' nella simulazione gara nel corso delle prove libere 2, l’unica chance per Max per provare a battere i rivali sarà la partenza. Terzo Valtteri Bottas, che domani prenderà il via dalla dal lato pulito della pista e proverà a mettersi subito dietro al compagno di squadra e allontanando la minaccia Verstappen. Quarta posizione per Charles Leclerc, protagonista di un giro capolavoro con un guizzo finale in extremis. Il monegasco della Ferrari, a parte l’ultimo weekend in Portogallo, si è sempre classificato quarto al sabato quest’anno, il miglior risultato possibile.
Il giro secco si può ormai considerare come il marchio di fabbrica del ferrarista, che nell’arco della sua carriera con la Scuderia di Maranello ha più volte deliziato addetti ai lavori e tifosi con dei giri oltre possibilità del mezzo tecnico. Il campione GP3 2016 ha preceduto di sette centesimi di secondo la rivelazione di giornata, Esteban Ocon. Il transalpino dell’Alpine, dopo la sesta posizione di una settimana fa, è stato nuovamente fenomenale nella prestazione sul giro singolo, massimando il potenziale della vettura e battendo il compagno di ben sei decimi il compagno di squadra Fernando Alonso.
Così come è giusto elogiare la performance del francese, in ugual misura bisogna lodare il lavoro svolto ad Estone, sede del polo telaistico e aerodinamico della scuderia d’oltralpe, da tecnici e ingegneri per i recenti aggiornamenti portati sulla A521. In inverno, lo sviluppo della vettura è stato rallentato dai problemi di correlazione dati con la galleria del vento. Una volta individuato il problema, in squadra si sono messi a lavorare alacremente nel settore ricerca e sviluppo per pianificare un programma di sviluppi da portare nell’arco della stagione e che al momento sta dando i suoi frutti.
Sesto Carlos Sainz, nuovamente in grado di star molto vicino al compagno di squadra, solamente 110 millesimi di differenza, seppur sia ancora in un fase di apprendimento nella nuova realtà del Cavallino Rampante. Lo spagnolo ha preceduto Daniel Ricciardo e Sergio Perez, rispettivamente settimo e ottavo. L’australiano della McLaren, che sembrava in difficoltà in tutti i turni di prove libere rispetto al compagno di box, ha riscattato la delusione di Portimao, dov’era stato subito estromesso nella prima sessione di qualifiche, e proverà a chiudere a punti nella gara di domani per la quarta gara consecutiva. Male invece il messicano della Red Bull, che scatterà solamente dalla quarta fila accusando un distacco di quasi un secondo da Verstappen che guida la medesima vettura.
L’ex Racing Point è apparso in difficoltà per tutto l’arco del fine settimana, come dimostra anche il testacoda alla curva 13 nel corso del primo tentativo del Q3. Chiudono la top ten Lando Norris, nono, e Alonso, decimo. L’inglese della scuderia di Woking ha comesso nella sbavature nel giro conclusivo seppur avesse mostrato nelle precedenti due fasi delle qualifiche di avere il potenziale per archiviare la terza fila. Il bi-campione dell’Alpine è riuscito a tornare nell’ultima sessione delle prove di qualifica per la prima volta dalla gara inaugurale, ma per la terza volta di seguito ha preso paga dal team mate. In particolar modo oggi il distacco è stato di 6 decimi, un ampio gap cronometrico in parte giustificato dalla ruggine che l’ex ferrarista ha ancora dopo due anni fuori dal Circus.
Seppur sia sempre stato un pilota da gara più che da qualifica, è raro ricordare un Fernando lontano oltre mezzo secondo da chi guida la sua stessa monoposto. Appena fuori dai primi dieci e primo degli esclusi nel Q2 Lance Stroll, undicesimo. Il canadese dell’Aston Martin è rimasto fuori per appena otto millesimi di secondo. La scuderia britannica per la prima volta in questa stagione non ha portato nessuna delle due monoposto nell’ultima manche delle qualifiche, dato che Sebastian Vettel si è classificato tredicesimo. La AMR21 si è mostrata una vettura lontana parente della progenitrice RP20. Ma non solo, seppur non abbia brillato nei primi appuntamenti a Sakhir e Imola conclusi ambedue comunque a punti, sembra che abbia perso terreno rispetto alle rivali.
Attualmente gli sviluppi aerodinamici introdotti di recente non stanno facendo fare il passo avanti sperati alla monoposto green. Tra le Aston Martin del canadese e del tetra campione del mondo vi è l’AlphaTauri di Pierre Gasly. Il transalpino non è riuscito a raggiungere il Q3 per la prima volta in questa stagione. La AT01 ha brillato nelle prime due gare, in particolar modo nelle qualifiche con i due quindi posti ottenuti dal francese al Sakhir International Circuit e all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, ma sia nell’Algarve sia oggi sembrerebbe aver fatto il passo del gambero dal punto di vista cronometrico. Quattordicesimo Antonio Giovinazzi, autore di un’ottima qualifica al volante della sua Alfa Romeo, ormai costantemente davanti al suo compagno di squadra e campione del mondo 2007. L’italiano ha preceduto George Russell, bravissimo a portare la Williams nel Q2. Il campione F2 2018 sta facendo la differenza, riuscendo a guidare oltre i limiti della monoposto e i suoi risultati non fanno quasi più notizia.
Primo degli eliminati nel Q1 Yuki Tsunoda, sedicesimo. Il debuttante nipponico dell’AlphaTauri è stato eliminato nella prima manche delle qualifiche per il terzo appuntamento consecutivo dopo Imola e Portimao. Il rookie giapponese, dopo l’exploit della prima gara in Bahrain, ha commesso svariati errori nello corso del Gran Premio dell’Emilia Romagna ed è non è mai riuscito a tenere il ritmo del compagno di squadra né in Portogallo né oggi. L’ex pilota Formula 2, il cui talento non si discute al momento, è apparso anche molto nervoso nei suo team radio con la squadra, tanto che il suo ingegnere di pista l’ha invitato a calmarsi.
Diciassettesimo Kimi Raikkonen, forse un po’ deluso dal risultato odierno dopo gli ottimi riscontri avuti nella terza sessione di prove libere in mattinata nella quale ha chiuso nella top dieci. Alle spalle del finlandese dell’Alfa Romeo ha preceduto la Williams di Nicholas Latifi, 18° e lontano dalle prestazioni sul giro secco del compagno di box, e le Haas dei debuttanti Mick Schumacher e Nikita Mazepin, rispettivamente ultimo e penultimo. La VF21 è una vettura nata male e che il costruttore con sede Kannapolis ha già deciso di non sviluppare nell’arco della stagione, concentrandosi unicamente sul progetto della prossima annata.

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